Parte dell’isolato compreso fra piazza Manara, piazza Garibaldi e via Galliari è denominato, già dal sec. XVI Castrum Vetus, cioè “Castello Vecchio”
Il termine castrum non designa però un castello, ma un recinto fortificato, ovvero un luogo racchiuso entro mura e per lo più circondato da un fossato.
La tradizione vuole che Treviglio sorse dall’unione di tre Villae Romane, che, avvertendo l’esigenza di proteggersi, si riunirono intorno all’attuale piazza Garibaldi e vi costruirono, tra i sec. VI e VII un solido recinto dotato di tre torri.
L’uso difensivo della struttura venne a decadere intorno all’anno Mille, quando i Trevigliesi, non potendo più essere contenuti entro “il vecchi castello”, edificarono nuove e più ampie fortificazioni.
L’accesso al castrum vetus era garantito dall’attuale vicolo Teatro (situato in piazza Manara). Sicuramente trasformato e rimaneggiato lungo i secoli, il castrum vetus fu inglobato in nuove costruzioni e adibito a dimore private o di pubblica utilità.
Attualmente resti del “castello vecchio” sono riconoscibili nei vani stretti e con archi a sesto acuto visibili dal vicolo Teatro e nel vano quadrato collegato ad uno stretto corridoio nell’Istituto di Credito posto in via Galliari.
Tratto da “Treviglio: storia, arte e cultura” di Barbara Oggionni – ed. Clessidra 2002[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”22747″ img_size=”full”][vc_column_text]Credit image: www.ironworkmodels.com/[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]